Tirreno-Adriatico 2024, Jonas Vingegaard ancora tutto da solo!

Jonas Vingegaard domina anche la tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024. Il danese parte a poco più di cinque chilometri alla conclusione e stacca nuovamente tutti, partendo da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Jai Hindley (Bora-hansgrohe), che era stato il primo a muoversi lungo la scalata di Monte Petrano. I due provano inizialmente a seguire il rivale, ma vengono rapidamente distanziati, chiudendo così con un ritardo di 26 secondi al traguardo, con lo spagnolo che supera nuovamente il rivale in uno sprint serrato. I due seguono così il leader della Visma | Lease a Bike anche in classifica generale: il corridore iberico a 1’24”, l’australiano a 1’52”.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Tanti gli attacchi nei chilometri iniziali, con anche Richard Carapaz (EF Education – Easypost) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a provare a fuoriuscire dal plotone, ma il gruppo si mantiene inizialmente compatto per l’andatura molto sostenuta. Dopo una decina di chilometri, allungano Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL), ma la loro azione viene presto annullata. Subito, però, riparte al contrattacco Ben Healy (EF Education – Easypost), che riesce a prendere un vantaggio di una quindicina di secondi su un gruppo piuttosto frazionato per via dei tanti saliscendi presenti nelle prime fasi di tappa.

Composto da circa 80 unità, il plotone vede nuovamente molto attivo Alaphilippe, che assieme a Nans Peters (Decathlon Ag2r La Mondiale) riesce a evadere e a riportarsi su Healy. Questi tre battistrada non riescono però a prendere molto margine, ma appena il gruppo alle loro spalle si ricompatta ecco che avviene un rallentamento. Sei corridori ne approfittano così per allungare: si tratta di Axel Zingle (Cofidis), Richard Carapaz (EF Education – Easypost), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Iván García Cortina (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Nikias Arndt (Bahrain Victorious).

Questi uomini raggiungono velocemente il terzetto di testa, che nel giro di poco riesce a guadagnare 1’20” di margine. A quel punto, anche Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) prova a fuoriuscire e a riportarsi davanti, ma la sua azione è tardiva e, dopo alcuni chilometri senza riuscire a guadagnare terreno, il 26enne si rialza e si fa riassorbire dal plotone tirato dalla Visma | Lease a Bike, il cui ritardo è nel frattempo cresciuto a 2’28”.

Con l’inizio del GPM di La Forchetta, però, il gruppo si riavvicina molto ai battistrada, tanto da scollinare con soli 29″ di ritardo da Healy, transitato per primo in cima. Nella discesa seguente, anche a causa di un nuovo frazionamento, il plotone tuttavia rallenta nuovamente e si ricompatta, concedendo 1’40” ai battistrada. Tale gap cresce ulteriormente nei chilometri seguenti fino ad arrivare a 2’30”, quando la Visma | Lease a Bike decide di controllare, tenendo la situazione sotto controllo.

Il cambio di ritmo arriva avvicinandosi agli ultimi 50 chilometri di corsa, con il gruppo che si avvicina a 1’30” dai primi, ormai sempre più vicini alla salita di Pian di Trebbio. Qui è Healy ad accelerare, seguito dal compagno Carapaz. Con loro restano solamente Garcia Cortina, Leknessund, Peter e Kwiatkowski, ma anche questi ultimi due devono cedere prima di arrivare in cima. Grazie al lavoro del campione irlandese, completamente votato alla causa dell’ecuadoriano il gap torna a salire fino a sfiorare i due minuti.

Esaurito il compito del portatore del trifoglio, che nel frattempo ha fatto cedere anche Ivan Garcia Cortina, Carapaz accelera nella salita di Moria, seguito da Leknessund. In gruppo invece Juan Ayuso (UAE Team Emirates) deve fermarsi per una foratura quando la strada inizia a salire e si trova costretto ad inseguire, aiutato da Alessandro Covi che lo aspetta e lo scorta fino al rientro in gruppo, sempre tirato da Attila Valter (Visma|Lease a Bike). In vista dello scollinamento, in testa al gruppo è Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) a portarsi davanti per gestire la discesa, che viene iniziata con un gap di 1’48” dalla coppia di testa, mentre ormai gli altri vengono progressivamente ripresi.

Ai piedi dell’ascesa finale il ritardo del gruppo è quasi invariato, con Carapaz che parte da solo, mentre in gruppo sono i Bora-hansgrohe ad alzare il ritmo dopo una prima tirata dei Decathlon – Ag2r La Mondiale. Il ritmo di Daniel Martinez vede Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) perdere contatto, ma il giovane messicano anche oggi rispunterà più tardi, salendo del proprio passo, con grande prudenza per non strafare.

Finito il lavoro di Martinez è Lennard Kämna (Bora – hansgrohe) a prendere il comando, seguito dai soli Jai Hindley (Bora – hansgrohe), Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease A Bike), Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease A Bike), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Kévin Vauquelin (Arkea-B&B Hotels), Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates), con Wout Poels (Bahrain-Victorious) subito dietro.

Lanciato dal compagno, Jai Hindley piazza la sua accelerazione a sei chilometri dalla conclusione, subito seguito da Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). I tre vanno così rapidamente a riprendere Carapaz, mentre alle loro spalle Tom Pidcock si sacrifica per Thymen Arensman. Poco dopo arriva lo scatto di Vingegaard: i due rivali provano subito a prenderne la ruota, ma la sua progressione dura troppo a lungo e sono costretti a cedere. In poco tempo si ritrovano così a perdere 10-20-30 secondi dal danese, che a quel punto sembra decidere di calmarsi e gestisce la situazione fino al traguardo, mentre i due proseguono di buon accordo.

Dietro di loro emergono Lennard Kämna (Bora – hansgrohe), Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease A Bike) e Wouter Poels (Bahrain – Victorious), con quest’ultimo che perde tuttavia contatto per essere sostituito da Del Toro, rapidamente poi capace di rilanciare e staccare tutti gli altri in vista dell’ultimo chilometro. Non riuscirà tuttavia a rienrare sul suo capitano, pur guadagnando su tutti gli altri.

Risultato Tappa 6 Tirreno-Adriatico 2024

Classifiche Tirreno-Adriatico 2024

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